Domani sera il Maschio Angioino di Napoli ospita un gran bel concerto. Daniele Sepe produce da anni autentici capolavori musicali, ha la capacità di mettere insieme musicisti di diverse estrazioni e fare concerti strabilianti. Io non sono un esperto di musica, anzi ci capisco davvero poco. Ma mastico qualcosa di esplorazione. E posso dire che Sepe è decisamente un esploratore accanito del panorama musicale partenopeo, mediterraneo, africano e latinoamericano. Attraversa con curiosità e passione molti generi, li guarda con occhi nuovi, ne traccia disegni inediti, ne ricava una musica personalissima.
Sagace, combattivo e resistente, Daniele si è fatto molti nemici per il disco Fessbuk, Buonanotte al manicomio. Sul suo profilo Facebook ha ammiratori sfegatati e ostili detrattori. Molti lo criticano ferocemente, spesso prendendo a pretesto il linguaggio e l’aspetto formale dei suoi testi. Ma pochi hanno provato ad analizzarne seriamente la sostanza. Certo: Sepe ha posizioni severe e modi un po’ bruschi, ma sto ancora aspettando che qualcuno, tra i suoi contestatori, parli di contenuti.
Napoli, Maschio Angioino. Venerdì 30 settembre 2011, ore 21.30. Ci saranno: Doris Lavin (Cuba, voce); Auli Kokko (Svezia, voce); Florin Barbu (Romania, voce e chitarra); Roberto Argentino Lagoa (Argentina, voce, flauti e percussioni); Robertinho Bastos (Brasile, percussioni); Marzouk Mejri (Tunisia, voce e darbuka); Alessandro Tedesco (trombone); Peter Di Girolamo (tastiere); Franco Giacoia (chitarra); Gigi De Rienzo (basso); Daniele Chiantese (batteria) e ovviamente Daniele Sepe ai fiati. Ospiti d’onore Shaone (voce) e la Contrabbanda di Luciano Russo.
Peccato, stavolta, non poterci andare.
Natalino Russo, Roma.
Nella foto sopra: A un concerto di Daniele Sepe alla Locanda Atlantide. Roma, 2009
Musica del giorno: tutta quella di Daniele Sepe.