Regalare v. tr.

Regalare v. tr.
Bergmannstrasse, Berlino

Regalare v. tr. [prob. dallo spagn. regalar; v. regalo]. – Dare liberalmente, senza compenso o altra contropartita e con intenzione amichevole o affettuosa, cosa che è, o si ritiene, utile o gradita a una persona. Così la Treccani. E così, ohibò, il Natale.

Dite la verità: anche quest’anno vi ha colti di sorpresa. Lo so, le feste di fine anno le odiate, vi mettono tristezza, con tutte quelle lucine colorate, i panettoni, i babbinatali e le renne, e i jingle ripetuti allo sfinimento. Con la licenza conferitami dal mio nome di battesimo, vi capisco. Il Natale è una grande metafa daa vita: non ti lascia scampo, anche se fai finta di niente.
Insomma, senza stare a farla lunga, è tempo di. Come tutti gli anni ve ne siete accorti in ritardo. E adesso è un bel problema, perché il lavoro vi incastra fino al 24 dicembre, eccomunque ci avete la pigrizia mannara, eqquindi ora non sapete dove sbattere la testa. Ma l’anno prossimo, giurate, ci penserete per tempo, eh. Come no. Intanto incombe il Natale di quest’anno, e il Natale, dicevamo, non perdona.
Niente panico: grazie ai consigli che qui generosamente vi elargisco, la farete franca anche stavolta. Ma gli artigiani a chilometri zero, quelli da cui pure quest’anno non comprerete manco un regalo, li avrete sulla coscienza.

Però bando alle ciance. La topten che segue non è una classica classifica, cioè non va in ordine crescente o decrescente. Il primo posto e il decimo si equivalgono, come vedrete. Perché proprio dieci? Perché è di moda. Altre domande?

 

1. Sì, vabbè, però il primo posto è sempre il primo posto. E allora tié, ci metto i libri che ho fatto io e quelli a cui ho collaborato. Dite che non vale? Come no: valissimo. Vi consiglio soprattutto Nel mezzo del Cammino di Santiago e Il respiro delle grotte. Nel primo vi spiattello il mio viaggio sul noterrimo itinerario di pellegrinaggio, che ho precorso prima tutto in bicicletta, poi parzialmente a piedi, infine a penna; anche il secondo libro ha a che fare col viaggio, ma in questo caso vi propino roba che voi umani, proprio. Peraltro a un prezzo stracciato. Dite che siete claustrofobici? Allora saltate al punto dieci.

2. I dischi di Daniele Sepe. Sono tutti belli, ma in particolare vi segnalo l’ultimo: Viaggi fuori dai paraggi 2, uno splendido cofanetto composto da 2 CD e un bel libretto (in cui c’è persino una mia foto): 35 brani per 160 minuti di musica: il primo disco è il vecchio Viaggi fuori dai paraggi in versione rimasterizzata, il secondo è una raccolta antologica dei più bei brani composti e suonati dall’autore napoletano. Costa una cifra irrisoria, per essere un doppio. Non vi basta? Volete spendere ancora meno? Mammamia, non c’è limite alla tirchiaggine. Ma vi accontento: Truffe & Other Sturiellett’ Vol. 1/2/3, cofanetto con tre dischi bellissimi, per un prezzo totale di sei euro. Avete letto bene. Oppure il ricco menù di In vino veritas (8 euro bevande incluse), e il capolavoro Suonarne 1 X educarne 100 (6 euro). Volete spendere ancora meno? Compratevi un bel paio di tappi per le orecchie e godetevi il Natale in santo silenzio.

3. Per restare in tema di musica, ecco un altro bel disco: D’amore e di altre cose irreversibili, della bravissima Floriana Cangiano, al suo esordio come solista. La casa discografica è la napoletana e indipendente Agualoca Records, che fa diverse cose interessanti. La voce di Floriana ha animato gli ultimi dischi di Daniele Sepe, e vi farà rinvenire. Non ci credete? Ottimo motivo per comprare il disco. Che però esce il 16 dicembre. Per il momento potete ascoltare un’anteprima sulla pagina facebook di Floriana.

4. I libri di Silvia Bencivelli. Giornalista scientifica freelance, la ragazza è molto sveglia e sagace. È sua la voce che vi ha accompagnati per anni in tantissime puntate di Radio3 Scienza; e non dite che non avete mai visto i servizi che ha fatto per Presa diretta su Rai3. Ok, non guardate la tv e non ascoltate nemmanco la radio. Ma sicuramente siete già tutti pazzi per Pane & Curriculum, che abbiamo girato insieme a Chiara Tarfano. Le due hanno appena sfornato anche un bel documentario: si intitola Segna con me, è dedicato alla lingua dei segni e ha vinto il premio Ens al Cinedeaf 2013. Silvia propone diversi argomenti interessanti, dalla musica alla comunicazione della scienza, fino a un agile pamphlet sulla vita del freelance. E tiene un blog molto seguito.

5. I libri e le guide di Fabrizio Ardito, giornalista con cui lavoro e viaggio spesso. Storico autore Touring, è un punto di riferimento nella pubblicistica di viaggio. Persona sensibile e ironica, e bravissimo fotografo, ha pubblicato anche racconti e narrativa in generale. In viaggio, ovviamente. Da prendere prima e dopo ogni partenza, ma anche se non avete nessuna intenzione di schiodarvi dal divano.

6. Qualche bel film. Per esempio quelli di Stanley Kubrik. Lui con me non ha mai lavorato, ma è bravino, eh. Tra i suoi capolavori, vi suggerisco Il dottor Stranamore. Ma è un consiglio inutile, perché sicuramente lo avete già visto. Allora cambiamo genere, e buttiamoci su Elio Petri, che non ci fa mica male, coi tempi che corrono.

7. I libri di Amleto de Silva. Irriverenti, scritti in una lingua spassosa e ben lontana dal politicamente corretto. E costano anche pochissimo. Sono ebook per Kindle, ma Amleto, per gli amici Amlo, sta sfornando anche qualcosa di cartaceo. Se proprio non vi va di spendere questi due euro, seguitelo sul sito. Quello è aggratisse, ma vorrei vedervi mentre lo avvolgete nella carta da regalo.

8. Qualcosa mi dice che non volete gettare il cuore oltre l’ostacolo. E vi capisco. Anzi: vi apisco (da domani si parlerà così, e qui precorriamo i tempi). Mica uno può fare regali al buio, comprando titoli astrusi di illustri sconosciuti. No, no. Allora regalate un bel Fabio Volo o, che so, un padre Fazio o un fra Saviano. Ma col cavolo che vi metto il link.

9. Visto che siamo quasi in fondo alla lista, siete ancora in tempo per uscire in strada, nell’aria frizzante di dicembre, e cercare qualcosa da un buon artigiano, quello che sennò vi porterete sulla vostra coscienza felpata. Fatelo, sto sforzo: comprate un prodotto tipico locale che non debba essere trasportato dai camion che intasano le nostre strade. Dite di no? Non avete tempo, voglia, idee? Vabbè, lo avete voluto voi: andate al punto successivo.

10. Dulcis in fundo, ai pigri come voi gli tocca proprio il mio nuovo libro: Il respiro delle grotte. Siete speleologi e avete sempre cercato una sintesi al vostro andar per grotte? Questo è il libro che fa per voi. Non ve ne frega nulla delle grotte, soffrite di claustrofobia e vi fa paura il buio? Ottimo: questo è proprio il libro che avete sempre cercato: racconta un viaggio e smonta i luoghi comuni sul mondo sotterraneo. Cosa dite? Lo avevo già consigliato all’inizio della topten? E si apisce: la lista l’ho fatta io. Potete sempre fare come nel Monopoli: tornate al punto 1, e fate bei regali.

Buone feste.

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